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Il lato tech delle discipline
umanistiche
Il nuovo corso di laurea magistrale in Lettere Moderne è l’iter formativo che stavamo aspettando. Un progetto che non rinuncia alla tradizione, ma la rilancia integrando studi linguistici, filologici, letterari e tecnologie informatiche, passione critica e operatività professionale. L’obiettivo? Formare studentesse e studenti con competenze strutturate e competitive, in grado di rispondere alle necessità occupazionali di enti culturali, archivi, biblioteche e di nuovi mercati legati alle digital humanities.
«Questo percorso - spiega la Professoressa Nicoletta Marcelli, Referente del corso di laurea - è stato progettato per distinguersi da analoghe offerte formative di altri Atenei e rispondere alle sfide contemporanee. L’AI applicata agli studi filologico-letterari, ad esempio, è uno dei campi in cui la trascrizione automatica di manoscritti medievali e umanistici sta dando i risultati più promettenti. A questo tipo di attività, sarà dedicato il Laboratorio di filologia digitale previsto dal piano di studi.
Biblioteche, archivi e istituzioni pubbliche e private stanno investendo nella messa in rete del loro patrimonio librario e documentario, ma non sempre è facile reperire figure professionali che coniughino una solida preparazione di tipo filologico-letterario con la capacità di rendere fruibile questo patrimonio online. Il nostro obiettivo è formare questi profili».
Per saperne di più, incontriamo tutor e docenti della magistrale durante l’Open Day del 1 ottobre 2025! L’appuntamento è nell’Aula D1 di Palazzo Albani, in via Viti 10, dalle 10.00 alle 12.00.
Il contenuto è tratto dal Blogazine di Uniurb.
L’intervista integrale è disponibile su
uniamo.uniurb.it
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Il 26 settembre 2025 Urbino sarà ancora una volta protagonista della Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici – SHARPER, un grande evento di divulgazione e partecipazione che unisce in un’unica festa oltre 400 città italiane ed europee. L’iniziativa, sostenuta dalla Commissione Europea nell’ambito delle Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA), rappresenta uno dei più importanti appuntamenti pubblici dedicati alla scienza e alla ricerca, capace di coinvolgere centinaia di ricercatori, ricercatrici, studenti, famiglie, turisti e cittadini di ogni età. A Urbino, la Notte di SHARPER sarà un’occasione per scoprire la ricerca dal vivo, incontrando studiosi e studiose dell’Università Carlo Bo nei luoghi simbolo della città rinascimentale, patrimonio UNESCO. Dalla piazza centrale alle biblioteche, dai laboratori didattici ai musei cittadini, il 26 settembre Urbino si trasformerà in un grande laboratorio a cielo aperto, in cui la scienza si racconta con semplicità, passione e creatività.
Un progetto europeo di cittadinanza scientifica
SHARPER (SHAring Researchers’ Passion for Education and Rights) nasce con l’obiettivo di avvicinare i cittadini alla ricerca scientifica, mostrando non solo i risultati, ma anche il metodo, le sfide e la dimensione umana di chi lavora ogni giorno per generare nuova conoscenza. La Notte Europea dei Ricercatori e delle Ricercatrici non è solo una festa: è un’occasione di dialogo fra scienza e società, che permette di comprendere come la ricerca sia presente in tanti aspetti della vita quotidiana, dalla salute all’ambiente, dalle tecnologie digitali al patrimonio culturale. Laboratori aperti, spettacoli, performance, giochi scientifici, esperimenti dal vivo, mostre interattive, conferenze divulgative: la città si anima fino a tarda sera, con eventi pensati per bambini, famiglie, studenti, turisti e cittadini di tutte le età.
«La Notte dei Ricercatori è per noi un appuntamento irrinunciabile – sottolinea il Rettore dell’Università di Urbino, Giorgio Calcagnini –. La scienza non appartiene solo ai laboratori o alle riviste specialistiche: è un patrimonio collettivo che migliora la qualità della vita, alimenta la crescita culturale e contribuisce allo sviluppo economico e sociale. Aprire le porte dell’Ateneo e portare la ricerca in piazza significa costruire un rapporto di fiducia con la cittadinanza, mostrando che l’università è parte viva del territorio. Urbino, con la sua storia e il suo patrimonio, diventa lo scenario ideale per un dialogo autentico tra ricercatori e cittadini».
Accanto alla didattica e alla ricerca, le università hanno oggi un terzo compito fondamentale: restituire conoscenza e valore alla società. «La Notte dei Ricercatori – spiega il Prorettore alla Terza Missione, Prof. Fabio Musso – rappresenta in pieno questa responsabilità. Non si tratta solo di mostrare ciò che facciamo all’interno dell’Ateneo, ma di costruire relazioni, generare partecipazione, creare occasioni in cui cittadini e studiosi possano confrontarsi alla pari. È un esercizio di apertura che fa bene a entrambi: i cittadini scoprono i processi e i risultati della ricerca, i ricercatori imparano a comunicare e a ricevere stimoli e domande dalla società. In questo modo, la Terza Missione si concretizza in una forma viva e accessibile a tutti».
Da anni l’Università di Urbino investe con convinzione nella divulgazione scientifica. Non solo eventi, ma anche laboratori didattici per le scuole, attività permanenti di public engagement e progetti che intrecciano scienza, arte e cultura. Come ricorda il Prof. Alessandro Bogliolo, Delegato rettorale alla Divulgazione Scientifica e al Public Engagement: «Divulgare non significa semplificare in modo superficiale, ma far comprendere la complessità, darne consapevolezza e condividere la conoscenza in modo coinvolgente. La Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici è l’occasione ideale per farlo, in una festa che coinvolge tutta la città e l’intera comunità scientifica. Attraverso conferenze-spettacolo, esperimenti scientifici aperti anche ai bambini, confronti tra ricercatori e cittadini, giochi interattivi e allestimenti scenografici, tutti avranno l’opportunità di scoprire in modo insolito e coinvolgente la ricerca scientifica in ogni ambito, raccontata da chi la sta conducendo.»
Un programma diffuso e inclusivo
Il programma di SHARPER Urbino 2025 proporrà un percorso diffuso, che si snoderà tra i luoghi più suggestivi della città. Piazza della Repubblica ospiterà attività interattive e dimostrazioni dal vivo; altri edifici diventeranno spazi per laboratori e workshop aperti a studenti e famiglie; i musei cittadini proporranno percorsi tematici dedicati al rapporto fra scienza, arte e patrimonio culturale.
Non mancheranno momenti spettacolari, brevi conferenze divulgative con ricercatori di diverse discipline, accompagnate da performance artistiche e musicali; e ancora laboratori per bambini, esperimenti collettivi, installazioni multimediali, proiezioni e attività serali che trasformeranno Urbino in una vera e propria “città della scienza”.
La dimensione europea
Essere parte di SHARPER significa inserirsi in una rete internazionale che, la stessa sera, coinvolge milioni di persone in tutta Europa. La Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici diventa così un’esperienza condivisa, che unisce paesi, lingue e culture diverse attorno alla passione per la conoscenza. «Partecipare a questo grande progetto europeo – ribadisce il Rettore Calcagnini – significa dare ai nostri ricercatori e alle nostre ricercatrici la possibilità di confrontarsi in un contesto internazionale e ai cittadini la consapevolezza di appartenere a una comunità più ampia, che riconosce nella scienza un fattore di progresso e di coesione. Tutte le piazze d’Europa si animeranno contemporaneamente, il 26 settembre, per portare ancor di più scienza e ricerca all’interno della società».
La notte di SHARPER non è un evento per pochi addetti ai lavori: è pensata per tutti e tutte; dai più piccoli agli adulti, dai cittadini ai visitatori, all’insegna della curiosità. In un momento storico in cui le società europee sono chiamate a rafforzare la fiducia nella scienza e nelle istituzioni, iniziative come questa assumono un valore ancora più importante. Come sottolinea il Prof. Musso: «Partecipare significa prendere parte a una comunità di conoscenza. Non ci sono spettatori passivi, ma cittadini che dialogano, fanno domande, si mettono in gioco. La scienza diventa esperienza condivisa, e questo è il senso profondo della Terza Missione».
Conclusione
Il 26 settembre Urbino accoglierà la Notte dei Ricercatori e delle Ricercatrici SHARPER con l’entusiasmo trasmesso dal successo della prima edizione e l’emozione per le tante nuove sfide. Sarà un’occasione per riscoprire il valore della conoscenza come bene comune, per aprire le porte dei laboratori e dei saperi alla città, per far sì che la scienza non resti confinata nei libri o nei laboratori, ma diventi parte della vita quotidiana. Nelle parole del Prof. Bogliolo: «Ogni anno vediamo nei volti dei bambini e degli adulti lo stupore che nasce dal contatto diretto con la ricerca. Quello stupore è il primo passo verso la conoscenza e il motore che spinge i giovani a immaginare il proprio futuro. La Notte dei Ricercatori non è solo un evento: è un’esperienza che lascia tracce durature nella comunità».
Il conto alla rovescia è già iniziato: il 26 settembre Urbino sarà un laboratorio a cielo aperto, una città che brilla di scienza, curiosità e partecipazione.
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